Ci siamo , anzi , ci “ri-siamo ” !
Le principali Banche Centrali del mondo occidentale , FED e BCE , hanno annunciato un cambio della politica monetaria e la fine del sostegno ai mercati attraverso il “Quantitative Easing”. Nel corso del 2021 hanno sempre sostenuto di considerare “temporaneo” il rialzo dell’inflazione , ma alla fine hanno dovuto prendere atto della situazione : inflazione alle stelle e forte crescita economica richiedeva un chiaro cambo di rotta.
In realtà è stata la FED americana a “virare” in maniera più decisa : mentre infatti la BCE ha semplicemente confermato la fine del programma del Q.E. straordinario avviato a marzo 2020 in seguito alla pandemia, la FED ha annunciato lo stop degli acquisti titoli sul mercato e la previsione di ben 3 rialzi dei tassi di interesse nel corso del 2022. Gli effetti non hanno tardato a farsi sentire sui mercati finanziari: i tassi di rendimento dei titoli di Stato in rialzo mentre le Borse azionarie in netto ribasso, vediamo qualche dato relativo ai rendimenti da inizio 2022 :
FTSE/MIB – 1,70%
XTRA DAX – 2,27%
EUROSTOX50 – 3,18%
MSCI EURO600 – 4,51%
DOW JONES – 5,99%
NASDAQ – 14,65%
MSCI WORLD – 7,01%
Come noterete il calo delle Borse rispecchia l’entità del “cambio di rotta” : .sono gli indici americani, infatti, ad avere avuto un ribasso maggiore ed in particolare il Nasdaq , con le sue aziende del settore “Tech”, in quanto più sensibili ai rialzi dei tassi di interesse.
Sembra di essere tornati al 2018 , quando FED e BCE annunciarono l’intenzione di mettere fine al programma di “Quantitative Easing” e di aumentare progressivamente i tassi di interesse ufficiali . Anche allora ci fu una impennata della volatilità, si alternarono mesi positivi a periodi di forte flessione , e poi ? E poi i mercati si adattarono alla nuova normalità e le performance azionarie ritornarono ad essere ampiamente POSITIVE. Questa tabella , che riporta le performances dell’indice azionario MSCI World riassume quanto accaduto negli anni scorsi: dopo un anno difficile segue sempre un anno molto positivo.
A questo punto è d’obbligo citare una definizione del Prof.Bertelli : ” I mercati finanziari oscillano, tentennano, traballano, …..mentre salgono nel tempo “.
Occorre quindi guardare a questi periodi con un occhio rivolto al futuro positivo e non farsi guidare dalle emozioni negative , occorre agire pensando a cogliere le opportunità anzichè spaventasi del cambiamento.
Cosa succederà nel breve termine sui mercati NON possiamo prevederlo , ma possiamo agire con la consapevolezza che l’incertezza prima o poi passerà e lascerà il campo ad una nuova fase di crescita del valore delle aziende quotate. Per investire serve il fattore “tempo” , chi non può attendere farebbe bene a passare a forme di “risparmio” e non di investimento.
Considerato quanto appena esposto, la salita dei prezzi dell’energia, le tensioni militari Russia / Ucraina, non mi aspetto un anno facile sui mercati finanziari , serve un grande lavoro professionale per attraversare questa fase nel migliore dei modi; le Società di Gestione dei Fondi Comuni stanno agendo in maniera attiva in queste settimane per adeguare i portafogli al cambiamento di scenario e sono certo che porteranno valore aggiunto nel medio periodo.
In questa fase di alta volatilità invito a considerare un maggiore utilizzo dei Piani di Accumulo , un sistema che permette di approfittare delle flessioni del mercato per accumulare quote e puntare alla prossima fase di rialzo dei mercati azionari con maggiore spinta .
Per una analisi più approfondita potete contattarmi compilando il format alla sezione “contatti” o scrivermi attraverso link a Whatsapp.